Troppi social, pochi risultati.

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L’era dei social network ha rivoluzionato la relazione tra marca e consumatore

L’errore che spesso si commette è quello di pensare che l’avvento dei social abbia risolto le difficoltà dei brand nel comunicare con il target di riferimento.

Tutt’altro. I social network, infatti, hanno reso il rapporto tra marca e consumatore ancora più complesso e delicato di quanto lo era nel passato.

Si tratta, infatti, di un mondo virtuale in cui ci si relaziona con post Facebook ignorati da uno scroll veloce, con Instagram Stories che scompaiono in 24 ore, con tweet abbandonati in una massa infinita di messaggi. Un mondo in cui solo grossi investimenti permettono a un brand di essere presente in modo rilevante, ma per un lasso di tempo talmente limitato che viene presto dimenticato. Un mondo a cui oggi non si può affidare la centralità della strategia di comunicazione di marca, come invece tendono a fare oggi le aziende, dalla piccola realtà all’impresa di grandi dimensioni.

Le strategie di comunicazione si stanno trasformando sempre più in strategie media

La tendenza delle odierne agenzie digital è quella di impegnare le loro risorse nella ricerca del social network più attuale per cavalcare l’onda dello strumento di turno, tralasciando invece l’importanza fondamentale del messaggio che si vuole veicolare.

Paolo Iabichino, tra i più stimati pubblicitari italiani, in un’intervista al Sole 24 Ore suggerisce infatti che “I brand devono tornare a casa e portare lì le persone, su spazi proprietari” perché

“Avere 6 milioni di follower non ti serve se non ci puoi parlare”.

Siti internet, email marketing usato sapientemente, punti vendita, eventi: luoghi di contatto con il consumatore dove diffondere contenuti di valore e costruire una relazione profonda e duratura. Quando succede questo, il brand riesce a raccontare la sua vera identità e a dialogare in modo sincero con il target, andando oltre la sterile mercificazione.Quando succede questo, ecco che si può parlare di vero storytelling.

Non significa che i social network siano uno strumento inutile

Devono essere vissuti però come un supporto, come un moltiplicatore dell’efficacia della comunicazione messa in atto dalla marca, come un trampolino per portare l’utente ai luoghi di incontro costruiti ad hoc dal brand. Per farlo è ancora più importante avere chiaro il proprio posizionamento di marca per riuscire a utilizzare in modo ponderato questi strumenti. Con i social, infatti, potenti quanto pericolosi, se non si offrono contenuti credibili e rilevanti in linea con i valori del brand, il rischio di rovinare velocemente l’immagine di marca è più alto che mai. La creazione di un posizionamento attivo e di una vera strategia è l’unico modo per evitare di arenarsi in contenuti usa e getta, confusionari e senza scopi ben delineati. Seguendo un piano specifico, invece, ecco che ogni post Facebook, ogni foto Instagram e ogni tweet assume importanza e contribuisce all’immagine dell’azienda e del brand.

In generale, quindi, la relazione con il proprio target si costruisce anche con il digitale, ma sempre accompagnato a spazi che appartengono alla marca dove essa può esprimere al meglio i propri valori.

 

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